Le saline furono fondate negli anni '20 del Novecento dall'ingegnere Luigi Conti Vecchi, che, con una visione imprenditoriale avanzata per l'epoca, intraprese la bonifica delle paludi salmastre nella zona di Macchiareddu. Il progetto era ambizioso e volto a trasformare l'area in un'importante fonte di produzione di sale marino, essenziale per vari usi industriali e alimentari.

Nel corso degli anni, le saline divennero una realtà produttiva significativa, contribuendo allo sviluppo economico della regione e offrendo numerosi posti di lavoro alla popolazione locale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'attività delle saline subì un rallentamento a causa dei conflitti e dei bombardamenti che colpirono la zona. Tuttavia, nel dopoguerra, la produzione riprese con vigore, consolidando la posizione delle saline nel panorama economico sardo.

Oggi, le saline Conti Vecchi non sono solo un importante sito produttivo, ma rappresentano anche un'area di grande interesse naturalistico e culturale. Grazie alla collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), il sito è stato valorizzato e aperto al pubblico, offrendo percorsi naturalistici, visite guidate e attività educative che permettono di scoprire la storia e l'ecosistema unico delle saline.

Il percorso naturalistico all'interno delle saline "Conti Vecchi" permette di ammirare la straordinaria biodiversità dell'area, con una ricca avifauna e una flora tipica delle zone salmastre. È un luogo dove la storia industriale si intreccia con la bellezza naturale, offrendo ai visitatori un'esperienza unica e affascinante.

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